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Dizionario demografico multilingue (Italiano - prima edizione del 1959)

Gemello monovulare

Da Demopædia.
Gemello monovulare  (monovulare, agg., gemello —)


Si parla di parto semplice1 (cfr. 603-4) quando il nato (601-3*) è uno solo, e di parto plurimo2, o di parto multiplo2, in caso diverso. I nati da parto plurimo sono detti gemelli3: si distingue fra gemelli monovulari4, o gemelli monocoriali4, o gemelli omologhi4, i quali derivano da un unico uovo (602-3), e gemelli biovulari5, o gemelli bicoriali5, o gemelli eterologhi5, che derivano da uova distinte.

  • 1. Quando i parti sono classificati come semplici, doppi, tripli, ecc., si dice che lo sono secondo il genere del parto.
  • 2. Si distingue ulteriormente fra parto doppio (parto Trigemino), parto triplo (parto trigemino), parto quadruplo (parto quadrigemino) e parto quintuplo (parto quinquigemino), a seconda che il numero dei nati sia di due, tre, quattro, cinque, rispettivamente. La qualifica di parto gemellare deve essere riservata ai parti doppi.
  • 3. gemello, agg. e s.m. — gemellare, agg. — gemellipara, s.f.: la donna che ha un parto gemellare. Si dice gravidanza gemellare una gravidanza in cui la donna porti gemelli.
    In senso stretto ed usuale la parola gemelli indica i prodotti di un parto bigemino; in senso lato, comprensivamente, i prodotti di un parto plurimo qualsiasi.
  • 4. Normalmente i gemelli monovulari sono anche monocoriali, cioè in un unico chorion, e da qui discende l’uso dei due termini come sinonimi; ma in casi eccezionali questo può non accadere.
  • 5. Si usa anche l’espressione gemelli pluriovulari.


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