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Dizionario demografico multilingue (Italiano - prima edizione del 1959)

Paese

Da Demopædia.
Paese  (paese, s.m.)


Agglomerato1 può dirsi in genere di ogni centro abitato, di qualsiasi dimensione. Fra i vari nomi in uso per indicare agglomerati di dimensioni crescenti e di struttura sempre più complessa, non sempre sono ciliari i precisi limiti di applicazione di un termine specifico. Minuscoli aggregati di poche case rurali possono prendere il nome di piccoli villaggi rurali2, mentre paese3, villaggio3, borgo3 e borgata3 sono usati per aggruppamenti più estesi, con un principio di differenziazione economica. La città4 è un agglomerato in genere più vasto, e soprattutto più complesso, in quanto esso esercita funzioni di centro di coordinamento di una molteplicità di funzioni di varia indole (economiche, sociali, culturali, religiose, ecc.), riunite più o meno numerosamente in un solo luogo, e per tale ragione non è condizionato al numero di abitanti. Il limite di distinzione tra la città e i centri minori non è però sempre chiaro, e può dipendere oltre che da eventuali disposizioni legislative, da criteri di classificazione o, in casi particolari, da valutazioni soggettive. La capitale5 è la sede degli organi centrali di uno Stato (305-3). In genere, ad ogni circoscrizione territoriale, in particolare amministrativa (cfr. 302), si può associare un agglomerato principale — identificabile come tale in base a una varietà di criteri —, che ne costituisce il capoluogo6. La città può essere divisa in parti, le quali, nei Paesi di antica civiltà, sono generalmente fondate su motivi di ordine storico, e talvolta sono sanzionate dall’organizzazione amministrativa. A tali divisioni si danno vari nomi, secondo le località od il tipo, come quartieri7, sestieri7, rioni7, ecc.

  • 1. Nel censimento (202-1*) italiano del 1951, le rilevazioni statistiche prevedevano i tipi seguenti di località abitate: il centro abitato, gruppo più o meno numeroso di case contigue o vicine, caratterizzato dall’esistenza di servizi ed esercizi pubblici determinanti un luogo di raccolta ove sogliono concorrere anche gli abitanti delle zone circostanti, per ragioni di culto, istruzione, approvvigionamento, ecc.; il nucleo abitato, aggregato di case contigue o vicine, con almeno cinque famiglie, privo del luogo di raccolta, che caratterizza il centro abitato; le case sparse, disseminate per la campagna o situate lungo strade a distanza tra loro da non poter costituire nemmeno un nucleo abitato. In censimenti precedenti si è fatta distinzione fra popolazione accentrata, quella raccolta nei centri abitati, e popolazione sparsa, la rimanente.
  • 2. In qualche regione (302-3) d’Italia, un piccolissimo agglomerato di case rurali (fino a 3-5) viene denominato casale. In realtà si usano termini diversi, in diverse regioni, per indicare più o meno la stessa cosa, come corte, masseria, fattoria, cascina, ecc.
  • 3. Talvolta si denomina borgo un nucleo formatosi al margine del primitivo agglomerato (di solito un’estensione della città fuori delle antiche mura) e ad esso aggregato. Così, in qualche caso, si denomina borgata un aggruppamento organico di edifici di abitazione in località suburbana (307-3*), ma senza stretto rapporto di continuità, almeno in origine, con i quartieri periferici della città, di cui amministrativamente fa parte.
  • 4. A seconda delle dimensioni del centro urbano si potranno qualificare alcune città come cittadine, o piccole città, e altre come grandi città (cfr. anche 307-1). Una città grandissima può essere denominata metropoli (s.f., metropolitano, agg.).


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