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Dizionario demografico multilingue (Italiano - prima edizione del 1959)

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Da Demopædia.


Questa pagina è un brano della prima edizione del dizionario demografico multilingue.
Sopprimere prego questo avvertimento se lo modificate.
Introduzione | Prefazione | Indice
Capitolo | Generalità indice 1 | Elaborazione delle statistiche demografiche indice 2 | Stato della popolazione indice 3 | Mortalità e morbosità indice 4 | Nuzialità indice 5 | Fecondità e fertilità indice 6 | Movimento generale della popolazione e riproduttività indice 7 | Migrazioni indice 8 | Demografia e problemi economico-sociali indice 9
Sezione | 10 | 11 | 12 | 13 | 14 | 15 | 16 | 20 | 21 | 22 | 23 | 30 | 31 | 32 | 33 | 34 | 35 | 40 | 41 | 42 | 43 | 50 | 51 | 52 | 60 | 61 | 62 | 63 | 70 | 71 | 72 | 80 | 81 | 90 | 91 | 92 | 93

Migrazioni

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Le migrazioni1 — o movimenti migratori1 — sono una manifestazione concreta della mobilità territoriale2, o mobilità spaziale2, di individui o gruppi, e comportano un trasferimento almeno temporaneo della residenza (310-1*) degli interessati da un certo luogo di provenienza3, o luogo di origine3, ad un certo luogo di destinazione4. Spesso si distingue fra migrazioni temporanee e migrazioni permanenti (cfr. 801-2*), sulla scorta di criteri vari, che tengono conto, o della durata dell’assenza5 (cfr. 205-7) dal luogo d’origine, o della durata del soggiorno6 nel luogo di destinazione, o di norme fissate dalla legislazione locale, e via dicendo.

  • 1. migrazione, s.f. — migrare, v.i. — migrante, agg. e s. — migratorio, agg.: relativo a migrazioni.
    Nello stesso senso, si parla anche di spostamenti di popolazione.
    Il termine migrazione viene talora usato in alcune espressioni che non implicano un mutamento di residenza in senso tecnico, come nell’espressione migrazioni professionali.
  • 2. Un criterio diffuso di distinzione fra migrazioni definitive, o migrazioni permanenti, o spostamenti definitivi, e migrazioni temporanee, o spostamenti temporanei, si basa sul trasferimento o meno della residenza da parte di chi si muove.

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Si può parlare di migrazioni esterne1 (neol.) se le persone si muovono attraverso i confini del territorio (301-2) considerato. Se questo territorio è uno Stato sovrano (305-3), si usa parlare di migrazioni con l’estero2, o migrazioni estere2, o migrazioni internazionali2. I termini immigrazione3 ed emigrazione4 precisano la direzione del movimento delle persone, a seconda che entrino nel territorio in considerazione o che ne escano. I movimenti migratori (801-1) che avvengono entro i confini di un dato territorio prendono nome di migrazioni interne5.

  • 1. migrazione di transito è quella che interessa un dato territorio per il solo fatto che l’attraversa.
    transito, s.m. — transitare, v.i.
  • 2. estero, agg. - s.m.: il complesso dei Paesi (305-1) stranieri.
  • 3. immigrazione, s.f. — immigrare, v.i. — immigrante, agg. e s. : chi immigra immigrato, agg. e s.m.: persona che è immigrata.
  • 4. emigrazione, s.f. — emigrare, v.i. — emigrante, agg. e s.: chi emigra emigrato, agg. e s.m.: persona che è emigrata.
  • 5. Molto spesso l’espressione indica in particolare gli spostamenti che si attuano entro i confini politici di uno Stato (spostamenti intercomunali, interprovinciali, interregionali, ecc.), si che — in tal senso — si contrappone a migrazioni esterne.

803

Si denomina movimento migratorio1 (sing.) la parte del movimento generale della popolazione (201-6) che dipende dalle migrazioni. La somma degli ingressi2, o delle entrate2, o delle persone entrate2, e delle uscite3, o delle persone uscite3, costituisce l’ammontare complessivo delle migrazioni4, mentre la differenza dà il movimento migratorio netto5, o migrazione netta5, o saldo migratorio5. Si ha immigrazione netta6, quando gli entrati superano di numero gli usciti; nel caso opposto, si ha emigrazione netta7.

  • 2. Il numero degli ingressi può differire da quello delle persone entrate, nell’unità di tempo, quando una persona entra più volte nel territorio (301-2) considerato, come può avvenire per casi di spostamenti temporanei (801-2*).
    Si parla anche di rimpatri (810-2) pel caso di cittadini di uno Stato che rientrano dall’estero (802-2*).
  • 3. Per la distinzione fra uscite e persone uscite vedi quanto detto pel caso opposto e analogo in 803-2*.
    L’uscita dal territorio dello Stato da parte di un suo cittadino costituisce un espatrio (cfr. 810-2*).

804

Le statistiche delle migrazioni1 contengono in genere dati ottenuti mediante determinazione diretta delle migrazioni2 interessanti un territorio (301-2) determinato. La loro accuratezza ed attendibilità dipendono da vari fattori, in particolare dalla difficoltà di precisare la figura del migrante (801-1*) e dai metodi di rilevazione (130-4). La rilevazione delle migrazioni per via diretta può essere fatta prima che il movimento abbia avuto luogo, o durante il suo svolgimento, o anche dopo, in varie forme, con risnltati più o meno precisi e completi a seconda dei casi e delle situazioni. Le liste dei passeggeri3 nei trasporti marittimi ed aerei possono fornire buone indicazioni su alcune correnti migratorie (810-1*), pur rimanendo la difficoltà insita nella necessaria distinzione fra veri e propri migranti e semplici viaggiatori4, in particolare turisti4; distinzione, la quale si rileva particolarmente difficile nel caso di movimenti per via terra (cfr. 801-5*). Il rilascio dei passaporti, o dei visti di entrata5, quello dei permessi di soggiorno6, o dei permessi di lavoro7, costituiscono — nel campo specifico delle migrazioni con l’estero (802-2) — particolari esempi di altre possibilità di rilevazione diretta.

  • 2. Per quanto riguarda le migrazioni interne (802-5), un importante metodo di rilevazione diretta, fra i vari, è disponibile quando esistano registri della popolazione (212-1) locali: esso si basa sul conteggio delle iscrizioni anagrafiche (212) di chi fissa la sua nuova residènza (310-1*) nella circoscrizione (cfr. 302) considerata e delle cancellazioni anagrafiche per chi ha trasferito altrove la sua residenza.
  • 3. Le liste dei passeggeri sono frequentemente indicate come liste di bordo.
  • 5. Altro mezzo importante per una rilevazione diretta delle migrazioni con l’estero (802-2) è costituito dall’impiego di cedole statistiche, allegate al passaporto e staccate al momento in cui si attraversa la frontiera: sistema tanto più necessario quanto più si moltiplicano gli accordi fra gli Stati miranti all’abolizione dei visti di entrata come dei visti di uscita. Questi ultimi vengono talora ancora richiesti perchè i cittadini di alcuni Stati possano lasciare anche temporaneamente il loro Paese.

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In mancanza di una rilevazione diretta delle migrazioni (cfr. 804), si può fare ricorso ad una determinazione indiretta della migrazione netta1(cfr. 803-5). Questa può essere valutata in varie maniere, come residuo2 di un bilancio di cui sono note o vengono stimate le altre componenti. Il metodo del movimento naturale3, ad esempio, si basa sulla differenza fra incremento totale (701-6) ed incremento naturale (701-7) Sella popolazione, in un dato periodo di tempo. Col metodo dei coefficienti di sopravvivenza4, applicando aggiornati coefficienti di sopravvivenza (326-6) ai censiti nelle varie classi d’età ad una certa data si ottiene l’ammontare della popolazione sopravvivente al termine del periodo intercensuario (202-1*) e lo si confronta col numero dei censiti alla data più recente nelle classi di età corrispondenti. Per differenza fra censiti e sopravviventi calcolati si ha una stima della migrazione netta residua. L’intensità relativa dei movimenti migratori (801-1) può essere misurata da quozienti generici del movimento migratorio5 (cfr. 134-7), che usualmente vengono espressi come rapporti fra l’am-montare complessivo delle migrazioni (803-4) e la popolazione media del periodo, o fra le migrazioni nette e la popolazione stessa.

  • 1. Una valutazione indiretta di quanto rimane di un movimento migratorio (803-1) antecedente si ha quando nei censimenti (202-1*) viene posta la domanda sul luogo di nascita oltre che quella sul luogo di residenza del censito.
    Da questa duplice informazione è possibile risalire, in varie forme, a stime di flussi migratori variamente attendibili a seconda dei casi, ed a misure della loro incidenza relativa sul movimento generale della popolazione (201-6).

806

Nello studio della mobilità territoriale (801-2) di una popolazione si pone anche attenzione a certi spostamenti temporanei (801-2*) di carattere periodico che possono o non, a seconda dei punti di vista, esser classificati come vere e proprie migrazioni. Tali sono i movimenti a spola1, o spostamenti pendolari1, dei lavoratori fra il loro luogo di residenza (310-1*) e quello di lavoro che avvengono generalmente con periodicità giornaliera o settimanale; e tali, ancora, le migrazioni stagionali2 (cfr. 150-5) di periodicità annuale. Anche in questo caso, di norma, si tratta di migrazioni a scopo di lavoro3, effettuate da parte di persone che si spostano, ad esempio, per lavori di carattere stagionale (agricoli, edilizi, ecc.).

  • 1. Le fonti statistiche ufficiali usano il vocabolo frontalieri per designare persone che risiedono nei comuni (303-1) compresi nel raggio di territorio di 20 km dalla linea di confine e che attraversano in modo abitudinario la frontiera per ragioni di lavoro, generalmente muniti soltanto d’una tessera di frontiera.

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Introduzione | Prefazione | Indice
Capitolo | Generalità indice 1 | Elaborazione delle statistiche demografiche indice 2 | Stato della popolazione indice 3 | Mortalità e morbosità indice 4 | Nuzialità indice 5 | Fecondità e fertilità indice 6 | Movimento generale della popolazione e riproduttività indice 7 | Migrazioni indice 8 | Demografia e problemi economico-sociali indice 9
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