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Dizionario demografico multilingue (Italiano - prima edizione del 1959)

Differenze tra le versioni di "Parto a termine"

Da Demopædia.
(Bernardo Colombo, ed. 1959)
(Bernardo Colombo, ed. 1959)
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Versione delle 00:06, 5 feb 2010

Parto a termine  (termine, s.m., parto a —)


A seconda della durata della gravidanza (cfr. 603-3), si distingue fra parto a termine1 e parto prematuro2, o parto avanti termine2 (cfr. 603-4). E si parla anche, rispettivamente, di nato a termine3 e di prematuro4 (agg. e s.m.), o nato avanti termine4, con riferimento al feto (602-7) venuto alla luce. Il termine prematurità5 abbraccia il fatto del parto prematuro ed i fenomeni connessi col medesimo. Se si fa riferimento, invece che alla durata della gravidanza, al peso alla nascita6 del prodotto partorito, si definiscono immaturi7 i nati che pesano meno di un limite fissato, di solito, in 2.500 grammi.

  • 5. La voce prematurità figura talvolta come causa di morte (420-7). Trattasi di una specificazione che non dice nulla, come è anche il caso per un’altra, la cosiddetta debolezza congenita, pure indebitamente usata per motivare decessi della prima infanzia (cfr. 323-2*).


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