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Dizionario demografico multilingue (Italiano - prima edizione del 1959)

Probabilità

Da Demopædia.
Versione del 11 feb 2010 alle 11:16 di NBBot (Discussione | contributi) (Bernardo Colombo, ed. 1959)
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Probabilità  (probabilità, s.f.)


La frequenza (144-2*) di comparsa di un evento (201-3), possibile e non ripetibile in corrispondenza a ciascuna unità (110-1) osservata, viene spesso considerata come una misura sperimentale della probabilità1 del suo verificarsi: con questo, si fa la supposizione che sussista un certo rischio2 che l’evento in parola possa in qualche modo accadere a ciascuna delle unità formanti l’aggregato numerico posto al denominatore, le quali pertanto figurano tutte come esposte al rischio3. (Si noti che il parlare di rischio in questo senso non implica affatto che l’evento sia indesiderabile). Quando il rischio cui vanno soggetti i diversi membri di una popolazione (101-2) è di intensità molto variabile, ci si sforza di avvicinarsi a condizioni di omogeneità4 — nelle quali ogni unità osservata risulterebbe esposta ad un rischio identico —, ripartendo la popolazione in gruppi meno eterogenei5, nei riguardi del rischio medesimo: gruppi, cioè, nell’interno dei quali la variabilità (141-1) del rischio è minore che nella popolazione complessiva. I quozienti (cfr. 133-4) calcolati in demografia con riferimento a gruppi siffatti prendono spesso il nome di quozienti specifici6, in contrapposizione ai quozienti generici7, calcolati sulla popolazione complessiva.

  • 1. probabilità, s.f. — probabile, agg. — probabilista, s.m.: specialista di calcolo delle probabilitàprobabilistico, agg.: concernente la teoria o il calcolo delle probabilità.
  • 4. omogeneità, s.f. — omogeneo, agg.
  • 5. eterogeneo, agg. — eterogeneità, s.f.
  • 6. In generale, quindi, i quozienti specifici consistono in rapporti fra una parte dei casi ed una parte della popolazione, o di quella frazione della medesima che è atta a contribuire al numeratore. Spesso si usano espressioni ellittiche, come quozienti per età, nelle quali la precisazione del tipo di quoziente di cui trattas permette di sottintendere la qualifica specifici.
    Con riferimento a questi quozienti, in espressioni ellittiche o meno, si usa dire spesso quozienti secondo... questo o quel carattere invece di quozienti per..., come si è preferito in questo volume.
  • 7. Spesso si usa parlare di quozienti generali in luogo di quozienti generici, e le due espressioni vengono, in pratica, usate senza una chiara differenziazione di significato (cfr., ad esempio, 401-4, 520-2, 630-1, ecc. Vedi però, per un uso specifico della qualifica generale, 631-6).
    Si noti che, usualmente, vige la legge del trasferimento del qualificativo dal determinante al determinato: così si parla abitualmente di quoziente di mortalità generale (401-4) piuttosto che di quoziente generale di mortalità. Al contrario, nell’impiego del qualificativo generico, l’uso prevalente, nell’esempio fatto, è di scrivere quoziente generico di mortalità (401-4). E lo stesso vale nei casi consimili (cfr. 411-4*, 520-2, 630-1).


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