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Dizionario demografico multilingue (Italiano - prima edizione del 1959)

Fuoco

Da Demopædia.
Fuoco  (fuoco, s.m.)


Le principali unità statistiche1 considerate in demografia possono, secondo la loro natura, venir raggruppate in due categorie: una di unità astratte, costituite da eventi (201-3), ed una di unità concrete. Fra queste ultime, una delle più importanti è l’individuo2, o persona2. Non esiste in italiano un vocabolo specifico per designare quella complessa unità di carattere economico-sociale, costituita da un insieme di individui abitualmente coabitanti (503-3*) e conviventi (110-5*), chiamata ménage in francese, household in inglese e Haushalt in tedesco. Appropriato, in questo senso, era il termine di fuoco3, o focolare3, usato nei censimenti (202-1*) anteriori al 19° secolo: lo stesso richiamo all’elemento materiale metteva infatti in risalto l’unità della azienda domestica (cfr. 110-5*). Un concetto corrispondente — almeno per quanto concerne l’Italia — potrebbe oggi venir reso coll’espressione famiglia in senso statistico, o famiglia di censimento (cfr. 115), tenendo però presente il fatto che la definizione di famiglia può variare da un censimento all’altro, anche nello stesso Paese. Variando secondo i Paesi, o secondo i casi, la definizione predetta, è stato raccomandato — per facilitare i confronti internazionali — di distinguere fra le convivenze di carattere familiare4, o convivenze familiari4 (neoL; cfr. anche 115-1*), ciascuna costituita da un gruppo di persone coabitanti e che consumano in comune i pasti, e le convivenze non familiari5 (neol.), costituite da individui viventi insieme in particolari istituzioni (caserme, collegi, conventi, carceri, ecc). Un individuo che viva solo viene generalmente considerato una (in senso statistico) famiglia di un solo membro6. A seconda dei casi, i dozzinanti7 presso famiglie private, o anche talvolta i semplici locatari di camere ammobiliate8, possono essere inclusi o meno nelle convivenze familiari che li ospitano.

  • 1. Si può distinguere fra unità statistica, intesa come elemento individuale della classificazione (130-7*), e unità di rilevazione (cfr. 130-4), punto di riferimento individuale della rilevazione. Ad esempio, nei censimenti della popolazione (202-1) la famiglia è unità di rilevazione, mentre all’atto delle classificazioni dei risultati della rilevazione si possono assumere, volta a volta, quali unità statistiche, la famiglia, l’individuo, ecc.
  • 2. Tempo addietro, nello stesso senso, si parlava anche di anima, o testa. Va notato, però, che in alcuni documenti storici il vocabolo testa sta a designare i soli individui adulti (324-5).
    Nel linguaggio corrente il termine gente (s.f.) serve talvolta come plurale di persona: così, ad esempio, nelle espressioni gente anziana, gente sposata.
  • 3. Nei documenti antichi, spesso la famiglia include anche i servi, ed il vocabolo assume un significato analogo a quello di 110-3.
  • 5. Nell’uso italiano, quando si parla semplicemente di convivenza (s.f.; convivere, v.i.: vivere insieme; in particolare, prendere i pasti in comune -— convivente, s. e agg.), specialmente con riferimento alle rilevazioni dei censimenti della popolazione (202-1), si intende riferirsi alle convivenze non familiari. In realtà, la voce può ammettere una accezione più generale ed abbracciare anche le convivenze familiari.
  • 7. Il dozzinante (s.m.) — anche detto pensionante (s.m.)— ottiene cibo e alloggio dietro corresponsione di un canone a titolo di pensione.


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