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Dizionario demografico multilingue (Italiano - prima edizione del 1959)

Prefazione

Da Demopædia.


Introduzione | Prefazione | Indice
Capitolo | Generalità indice 1 | Elaborazione delle statistiche demografiche indice 2 | Stato della popolazione indice 3 | Mortalità e morbosità indice 4 | Nuzialità indice 5 | Fecondità e fertilità indice 6 | Movimento generale della popolazione e riproduttività indice 7 | Migrazioni indice 8 | Demografia e problemi economico-sociali indice 9
Sezione | 10 | 11 | 12 | 13 | 14 | 15 | 16 | 20 | 21 | 22 | 23 | 30 | 31 | 32 | 33 | 34 | 35 | 40 | 41 | 42 | 43 | 50 | 51 | 52 | 60 | 61 | 62 | 63 | 70 | 71 | 72 | 80 | 81 | 90 | 91 | 92 | 93
UNION INTERNATIONALE POUR L'ÉTUDE SCIENTIFIQUE DE LA POPULATION
DIZIONARIO DEMOGRAFICO MULTILINGUE
PREPARATO DALLA COMMISSIONE DEL DIZIONARIO DEMOGRAFICO
VOLUME ITALIANO
redatto da
BERNARDO COLOMBO

sulla base dei volumi francese, inglese e spagnolo della stessa opera pubblicati dall' Organizzazione delle Nazioni Unite



Prefazione ai volumi francese, inglese e spagnolo

Nella sua quarta sessione, la Commissione della popolazione [delle Nazioni Unite] chiese al Segretario generale di includere nel suo programma di lavoro la preparazione di un 'dizionario-demografico-multilingue (E/1313).
Alcuni mesi più tardi, l'Unione internazionale per lo studio scientifico della popolazione, riunita a Ginevra in assemblea generale, offerse al Segretario generale dell'Organizzazione delle Nazioni Unite la propria collaborazione in vista della realizzazione di tale opera e decise la formazione di una Commissione del dizionario demografico, la quale venne incaricata di presentare un progetto. Nella sua quinta sessione, la Commissione della popolazione diede istruzione al Segretario generale di accogliere l'offerta avanzata dall'Unione, e la Commissione del dizionario venne allora incaricata di realizzare in tre lingue — francese, inglese e spagnolo — il progetto cne aveva presentato.

L'opera è stata concepita come un dizionario nella sua essenza multilingue, destinato ai traduttori. Essa è composta da una collezione di volumi redatti in una singola lingua, ciascuno costituito da un testo di presentazione della terminologia tecnica impiegata in demografia, seguito da un indice alfabetico. Il parallelismo fra i testi distinti dei vari volumi ed un sistema di numerazione per concetti permettono di stabilire una corrispondenza tra le espressioni di un medesimo concetto nelle diverse lingue.

La Commissione dell'Unione incaricata di elaborare i tre volumi iniziali comprendeva i Signori: Paul Vincent (Francia), presidente e relatore; Carlos E. Dieulefait (Argentina), Harold F. Dorn (Stati Uniti), Eugene Grebenik (Regno Unito), Pierpaolo Luzzatto-Fegiz (Italia), Marcelino Pascua (Svizzera) e José Ros Jimeno (Spagna), membri

Un primo abbozzo dell'opera venne redatto sulla base di un testo francese preparato dallo Institut national d'études démographiques (Francia) sotto la direzione del signor Vincent. Versioni inglese e spagnola di questo testo vennero redatte, rispettivamente, dal signor Grebenik e dal signor Eos Jimeno.

Il lavoro dovette essere eseguito con una certa fretta per via dell'imminente Congresso mondiale della popolazione, cui il progetto venne pres entato sotto forma di una « edizione provvisoria (giugno 1954) », pubblicata dall'Organizzazione delle Nazioni Unite (ST/SOA/ Ser. A, Etudes démographiques, n. 19). Ma la diffusione di una edizione provvisoria fornì alla Commissione l'opportunità preziosa di giovarsi della collaborazione di numerosi specialisti, i quali si fecero premura di trasmetterle le loro osservazioni.

Un certo numero di imperfezioni dell'edizione provvisoria derivavano dalla circostanza che questa era stata compilata sulla base di un solo testo, e precisamente d'un testo francese. Appariva indispensabile stabilire un compromesso fra le concezioni anglosassoni, da un lato, e quelle latine, dall'altro» L'esperienza rivelava anche la necessità di corredare il testo di definizioni, per consentire a chi facesse uso del dizionario di scoprire eventuali divergenze fra le espressioni di uno stesso concetto in lingue diverse.

Queste conclusioni della Commissione vennero approvate, ed il signor Grebenik ebbe l'incarico di rifare, in inglese, il testo primitivo. Indi, i signori Grebenik e Vincent elaborarono in comune una sorta di testo concordato, di cui ciascuno stese una versione nella propria lingua. Il signor Eos Jimeno compilò quindi la corrispondente versione spagnola ed i tre testi vennero sottoposti alla Commissione, al Bureau dell'Unione, e ad un certo numero di specialisti, per le ultime messe a punto.

Pubblicando le parti francese, inglese e spagnola del Dizionario demografico multilingue, è necessario sottolineare alcune caratteristiche dell'opera.

In primo luogo, il fatto che essa è la risultante di un lavoro eminentemente collettivo. Essa è il frutto, non solo di una stretta co operazione fra i tre principali redattori, ma anche della collaborazione attiva di tutti i membri della Commissione. Essa ha tratto vantaggio, inoltre, dai pareri di numerosi specialisti, cui era stata data facoltà di esprimerne, ed i quali si sono fatti premura di esaminare i testi ai vari stadi della loro preparazione e di sottoporre le loro osservazioni, spesso assai dettagliate.

La maggior parte delle raccomandazioni ricevute a questo modo sono state accolte nel testo, per intero o parzialmente. Alcune sono state scartate, forse a torto.

In effetti, spesso i redattori hanno dovuto effettuare scelte. La concezione stessa dell'opera escludeva la possibilità di addentrarsi in lunghe spiegazioni: sovente si doveva scegliere fra diverse formule possibili. Ogni volume porta quindi l'impronta del suo redattore: la menzione del nome di questi nella prefazione ha lo scopo di segnalare tale responsabilità particolare, in pari misura liberandone nel contèmpo gli altri che hanno partecipato all'iniziativa.

Peraltro, è opportuno mettere in rilievo il fatto che i redattori non sono stati liberi di redigere il testo a modo loro: i vincoli del parallelismo indispensabile fra i vari testi, o il desiderio di tener conto delle osservazioni ricevute* li hanno spesso forzati a far propri punti di vista che essi non condividevano appieno. Malgrado questo, essi hanno accettato di assumersi la responsabilità del testo, così come esso è.

Si deve anche richiamare l'attenzione sul fatto che i volumi del Dizionario non costituiscono trattati di demografia. Nella loro elaborazione, tutto è stato subordinato allo scopo fondamentale dell'opera: offrire ai traduttori uno strumento tecnico idoneo per le loro necessità e conferirgli un carattere veramente multilingue, ponendo tutte le lingue sullo stesso piano.

Ora, le lingue sono costruzioni empiriche, le quali sviluppano la loro terminologia secondo una logica propria, talvolta mal compatibile cogli imperativi razionali della scienza. Nozioni alle quali viene data una medesima denominazione nelle diverse lingue spesso denunciano una corrispondenza assai imperfetta nei vari casi. Una lingua testimonia, con dovizia di termini, un interesse particolare per uno specifico argomento, in altra lingua talmente trascurato da non ricevere una denominazione speciale. L'impiego di note ha permesso di attenuare gli inconvenienti derivanti da tali circostanze, tenuto conto del sistema adottato per assicurare una corrispondenza fra i vari volumi. Ma è evidente che una esposizione libera da preoccupazioni lessicografiche avrebbe assunto una veste del tutto differente.

Le preoccupazioni lessicografiche ora menzionate sono anche all'origine di alcuni squilibri nel contenuto dell'opera. È parso utile, in certi casi, inserire nel Dizionario una terminologia che non è demografica, strettamente parlando, ma che nella letteratura demografica ricorre con una certa frequenza e, introvabile praticamente nei comuni dizionari, non può esser tradotta dai non iniziati.

Sempre in considerazione dei bisogni dei traduttori la Commissione è stata indotta ad adottare il principio seguente: il Dizionario deve innanzi tutto dar atto dell'uso vigente, anche quando scorretto, e non può sconsigliare o consigliare un tale uso se non quando sembri possibile ottenere al riguardo un consenso abbastanza generale.

L'opera non è dunque destinata a normalizzare la terminologia. E non è neppure destinata a proporre definizioni. Queste sono state inserite nel testo col solo scopo di poter più facilmente stabilire corrispondenze terminologiche, e precisarne la portata. L'estrema concisione di dette definizioni ha potuto essere ottenuta talvolta solo a scapito della loro rigorosità. La normalizzazione della terminologia esige opere con caratteristiche del tutto differenti. Per evitare ogni malinteso su questo punto, si troverà, dopo l'indice alfabetico, una lista di pubblicazioni recenti da parte di vari organismi internazionali le quali trattano definizioni di diversi concetti demografici [vedi il volume francese del Dizionario, ST/SOA/Ser. A, Etudes démographiques, n. 29, del-l'O.N.U.., pag. 104) Il lettore dovrà far riferimento ad opere di tale genere quando s'imbatta in un problema di definizione e non di pura traduzione.

Il Dizionario demografico multilingue non risponderà del tutto ai voti dei suoi iniziatori fino a che non sarà esteso a numerose lingue. Grazie a private iniziative, la preparazione di nuovi volumi è già in progetto o in via di realizzazione. Di più, la Commissione della popolazione, nella sua nona sessione, ha incaricato il Segretario di studiare la possibilità di pubblicare un volume di lingua russa (E/2957). L'esperienza dirà se il compromesso realizzato fra le concezioni anglosassoni e latine si adatta anche a lingue germaniche e slave, nonché a lingue non indo-europee.


Prefazione al volume italiano

Il volume italiano del Dizionario demografico multilingue è stato elaborato sulla base dei volumi francese, inglese e spagnolo della stessa òpera, preparati sotto gli auspici dell'Unione internazionale per lo studio scientifico della popolazione e pubblicati dalle Nazioni Unite.

All'origine della pubblicazione del presente volume sta una decisione presa dal Bureau dell'Unione a Rio de Janeiro il 28 giugno del 1955 (vedi «Le Démographe», n. 2, pag. 12, punto 6).

In detta riunione, i membri del Bureau si dichiararono d'accordo perché la pubblicazione delle edizioni italiana e tedesca avvenisse sotto la responsabilità dell'Unione, e cioè sotto il suo controllo ed i suoi auspici, e per questo decisero di allargare la Commissione del dizionario chiamando a farne parte due membri tedeschi ed un secondo italiano. Questi nuovi membri furono: Josef A. Götz (Germania), Wilhelm Winkler (Austria) e Bernardo Colombo (professore straordinario di Statistica nella Facoltà di Economia e Commercio dell'Istituto Universitario di Venezia) (vedi « Le Démographe », n. 3, pag. 1, punto 3).

La Commissione ha partecipato in varie forme a tutti gli stadi della stesura del presente volume: in primo luogo per il fatto stesso che il redattore venne scelto nel suo seno; poi attraverso i consigli a questo forniti nello svolgimento del suo lavoro e le osservazioni che vennero fatte su una preventiva edizione provvisoria. L'approvazione finale da parte della Commissione assicura al volume italiano, nei riguardi dell'Unione, lo stesso status dei testi di base. D'altro canto, la pubblicazione del volume, non partecipando l'Unione in alcuna maniera al finanziamento dei progetti in aggiunta ai tre iniziali, si è mantenuta sul piano privato.

Nella prima fase del lavoro, consistente nella preparazione di una edizione provvisoria, il redattore ha soprattutto usufruito della collaborazione del presidente e dell'altro membro italiano della Commissione, e di quella di un certo numero di specialisti italiani, non solo di demografìa, da lui interpellati intorno a questioni generali ed a numerosi punti particolari. Una edizione provvisoria, pronta entro il marzo 1958, fu inviata ai membri della Commissione ed a quelli del Bureau dell'Unione, ed inoltre venne largamente diffusa fra i cultori italiani della materia colla ricMesta di un esame e di ogni osservazione ritenuta opportuna. Questa edizione incontrò, in linea di massima, il favore della Commissione, dalla quale venne giudicata sufficientemente a punto perché se ne potesse raccomandare la pubblicazione sotto gli auspici dell'Unione al Segretario Generale della medesima. La Commissione si rimetteva al redattore per l'uso da farsi — in una revisione di dettagli in vista dell'edizione definitiva — di ogni osservazione che egli potesse ricevere, in particolare da parte di membri della Commissione stessa.

Non è il caso qui di citare la lunga serie di studiosi italiani e stranieri i quali, con molta premura ed attenzione, hanno presentato appunti, talora assai estesi, sull'anzidetta stesura preliminare. Va ricordata, invece, una riunione tenutasi a fine settembre a Roma, organizzata dall'Istituto di Demografia di quella Facoltà di Scienze statistiche, demografiche ed attuariali, ed alla quale parteciparono una trentina di studiosi italiani e di funzionari dell'Istituto Centrale di Statistica. Questa riunione venne dedicata, sia ad una valutazione dei criteri generali, ai quali il redattore si era attenuto nel preparare l'edizione provvisoria, sia all'esame particolareggiato di concetti ed elementi terminologici vari, sparsi per il volume, atti a suscitare qualche perplessità.

Si procedette quindi alla preparazione di una seconda stesura del lavoro, sulla base della quale vennero continuati i contatti fra redattore, membri della Commissione e numerosi specialisti, la cui opinione veniva richiesta su punti particolari non ancora del tutto chiariti. Gli elementi così raccolti vennero utilizzati in una nuova revisione del lavoro fatto ed in una terza stesura, rimasta quella definitiva.

Nell'elaborazione del volume italiano, l'esistenza dei testi di base e le caratteristiche dell'opera, quali sono descritte nella prefazione sopra riportata, ponevano vincoli ben precisi per quanto riguardava la disposizione della materia, l'equilibrio fra le varie parti, la natura e l'estensione degli argomenti trattati nel testo propriamente detto, ed il conseguente elenco di concetti, prima che di elementi terminologici, da riportare necessariamente nel lavoro. Rispettati questi limiti, la concreta stesura dei paragrafi era per il resto libera, e di tale libertà è stato fatto uso nel redigere il volume ogni volta che ciò appariva opportuno per mettere in luce un particolare modo e stile della letteratura scientifica italiana nell'affrontare specifici argomenti, mentre negli altri casi veniva anche nel esposizione mantenuto — rispetto ai testi di base — un parallelismo atto a sottolineare la sostanziale coincidenza di significato delle espressioni tecniche inserite nel contesto.

Seguendo analoghi criteri di elasticità e di sobrietà insieme, sono state redatte le note. Da un lato, v'era l'interesse di usare di queste per integrazioni alla materia che la letteratura demografica italiana, come genere di problemi trattati o per preferenze nelle vie d'indagine, suggeriva di apportare. D'altro lato, l'economia dell'opera — un dizionario, non un manuale, né un trattato — limitava i vantaggi di aggiunte specifiche al solo volume italiano, giustificabili di per sé solo in quanto contenessero espressioni tècniche originali che valesse la pena di mettere in rilievo e di illustrare sinteticamente nel loro significato. Queste, infatti, erano destinate ad apparire isolate nel volume italiano ed a non trovar corrispondenza in espressioni parallele nei rimanenti, o almeno nei tre testi di base, già definitivi.

Non sarà motivo di meraviglia la circostanza che il volume italiano abbia assunto una dimensione maggiore dei testi di base, sol che si pensi al fatto che, prima di corredarlo di aggiunte o chiarimenti giudicati utili per riferire in maniera più efficace e completa l'uso italiano, conveniva riprodurvi, ogni volta che ne fosse il caso, le note altrui, e soprattutto era indispensabile presentarvi integralmente la materia e la terminologia incorporate nel testo dei volumi di base, anche quando tali temi di studio ed elementi terminologici non fossero — a dir poco — di uso corrente nella letteratura scientifica e nelle fonti statistiche italiane. Per quanto concerne la responsabilità personale del redattore, pur nella collaborazione collettiva sopra ricordata, e la necessità delle scelte effettuate, spesso tra una varietà di formulazioni possibili, si rimanda il lettore a quanto scritto nella prefazione sopra riportata. Va solo aggiunto che, nella compilazione, è stata tenuta presente, per quanto riguarda i riferimenti alla documentazione statistica demografica, la terminologia in uso nelle pubblicazioni dell'Istituto Centrale di Statistica soprattutto di questo dopoguerra, e ciò per facilitare il loro impiego da parte di lettori stranieri, dal momento che esse non riportano titoli e didascalie se non in italiano.

Questo criterio, insieme alla rigidità delle inevitabili scelte accennate, può aver dato, in qualche punto, un carattere di definitività e di apo-ditticità ad una terminologia in realtà non ancora attestata, o suscettibile di numerose variazioni, su un identico tema, soprattutto quando il demografo appaia preoccupato, nei suoi scritti, di sposare Feleganza alla precisioneo

Dall'avvertenza ai volumi francese, inglese e spagnolo

Il Dizionario demografico multilingue si compone di volumi redatti ciascuno in una sola lingua, e contenenti un testo corredato di note ed un indice alfabetico.

Il testo ha unicamente Io scopo di presentare la terminologia tecnica impiegata in demografia in una esposizione che ne chiarisca il senso. Esso abbraccia nove capitoli, ciascuno dei quali comprende un certo numero di paragrafi. Un numero di tre cifre, di cui la prima richiama il numero d'ordine dei capitoli, consente di identificare ogni paragrafo. Gli elementi terminologici — parole ed espressioni — che vi sono inclusi sono stampati in grassetto ed accompagnati da una cifra. Questa, letta di seguito al numero del paragrafo, dà il numero di riferimento per l'elemento terminologico in questione.

La numerazione è stata fatta per concetti. Ne segue che viene assegnato un identico numero di riferimento agli elementi terminologici che hanno lo stesso significato, o significati abbastanza vicini, mentre ad uno stesso elemento terminologico toccano numeri di riferimento distinti quando esso possa assumere varie accezioni.

Alcuni paragrafi sono seguiti da note. Esse contengono osservazioni particolari del volume in cui sono inserite, ed una terminologia completamente attinente al concetto cui si riferiscono. L'ultima cifra del numero di riferimento che contrassegni quest'ultimo è ripetuta in testa alla nota corrispondente. I riferimenti alla terminologia inclusa nelle note si distinguono da quelli concernenti la materia fondamentale del Dizionario (messa nel testo vero e proprio) mediante un asterisco posto a seguito del numero spettante al concetto.

Solo gli elementi terminologici che figurano nel testo propriamente detto si corrispondono di volume in volume; tale corrispondenza viene assicurata per mezzo dell'identico numero di riferimento (a quattro cifre e senza asterisco) che è stato loro attribuito. Due serie di paragrafi (quelli portanti i numeri, rispettivamente, 303 e 344, seguiti da una lettera) implicano, nei diversi volumi, denominazioni proprie ad alcuni Paesi in cui è usata la lingua di cui si tratta. Non si potrebbe stabilire nessuna corrispondenza precisa fra i vari volumi, per quanto si riferisce agli elementi terminologici inseriti in detti paragrafi. Pertanto, tali elementi non sono stati numerati singolarmente.

Tutti gli elementi terminologici stampati in grassetto, tanto nel testo propriamente detto quanto nelle note, sono elencati in ordine alfabetico nell' indice, seguiti dal numero o dai numeri di riferimento, che permettono di identificare la loro posizione nel corpo del testo.

Quando un concetto provvisto, nel Dizionario, di un numero di riferimento non ha ricevuto una propria denominazione in una lingua determinata, l'espressione che, nel volume corrispondente, figura con quel numero di riferimento è stampata in corsivo, e non in grassetto come nei casi di espressioni in uso. Essa è stata riportata a puro titolo di suggerimento, per facilitare il lavoro dei traduttori, e non è riprodotta nell'indice. La si distingue dalle citazioni, pure stampate in corsivo, per via della cifra che l'accompagna.

La maniera di usare il Dizionario può essere illustrata schematicamente come segue. Sia da tradurre in francese l'espressione inglese di un dato concetto. L'indice inglese fornisce, per l'elemento terminologico da tradurre, il numero assegnato al concetto espresso. Andando al paragrafo corrispondente nel volume francese, si trova l'espressione francese del concetto in parola. In pratica, è indispensabile leggere tutto il paragrafo al quale si è rimandati, senza dimenticar le note, non solo perchè spesso vi si troveranno elementi utili, ma anche perchè le esigenze della redazione hanno talora imposto di disporre, in seno ad un paragrafo determinato, elementi terminologici, o spiegazioni ad essi pertinenti, in una successione diversa da quella dei numeri di riferimento.

È anche indispensabile confrontare le due versioni dello stesso paragrafo nelle due lingue, il che permetterà, quando sia il caso, di rendersi conto delle differenze di significato fra espressioni le quali si equivalgano solo in maniera approssimativa.

Avvertenza al volume italiano

Ad integrazione dell'estratto dall'avvertenza ai testi di base -— ove si danno tntte le istruzioni necessarie per l'uso del Dizionario —, per quanto concerne il volume italiano, poche cose vanno aggiunte.

In qualche caso si è constatato che nella letteratura demografica italiana non hanno trovato cittadinanza determinati elementi terminologici citati nei testi di base, non solo, ma neppure i concetti cui essi danno una denominazione. In casi del genere, rari per la verità, si è adottata la soluzione di fornire una traduzione letterale dell'espressione contenuta nei testi di riferimento, presentandola in corsivo, non in grassetto, e numerata, come per il caso analogo di espressioni non attestate, riferentisi però a nozioni comunemente accolte.

Anche in quello italiano, come in altri volumi, si è seguito il criterio di presentare in ordine di preferenza più espressioni sinonime figuranti sotto un identico numero di riferimento. Non sempre però l'ordine stabilisce una reale graduatoria fra espressioni all'incirca equivalenti: talvolta, infatti, non v'è motivo sostanziale di preferenza per una piuttosto che per un'altra formulazione. In genere, però, è consigliabile di servirsi, nelle traduzioni, del primo o dei primi elementi terminologici elencati sotto uno stesso numero.

Per non sovraccaricare il testo né l'indice, non sono state citate varianti di poco conto, e facilmente comprensibili, delle espressioni riportate: così sì parla solo di « mortalità anteneonatale » e non anche di « mortalità ante-neonatale » o di « mortalità ante-neo-natale », come capita di veder scritto; e si cita solo l'espressione « quozienti di mortalità per causa», e non anche le equivalenti «quozienti di mortalità per cause», «quozienti di mortalità secondo la causa» e «quozienti di mortalità secondo le cause», ecc. A parità di altre circostanze, si è data la preferenza alle espressioni che apparivano grammaticalmente ed ortograficamente più spedite.

Infine per quanto concerne la formazione dell'indice alfabetico, va detto che gli elementi terminologici inseriti nel testo vi compaiono sotto le parole o i gruppi di parole principali che vi rientrano. Come nell'indice del volume francese, i gruppi di parole i quali potevano esser considerati esprimere, da sé soli, un concetto particolare sono stati inclusi nell'indice, di seguito alla prima parola del gruppo, in un ordine alfabetico stretto, prendendo in considerazione per questo (completati) ogni particella, articolo, preposizione, e via dicendo. Questa concezione dell'indice è sembrata più conveniente, per l'uso, di una fondata sulle parole significative. Le parole composte di più altre sono state trattate, nella formazione dell'indice, come gruppi di parole se erano collegate con un trattino, e come una parola sola in caso diverso.


Lista delle abbreviazioni usate nel volume italiano

agg. aggettivo, aggettivo dei due generi nm. numero
par. paragrafo
avv. avverbio pl. plurale
cir. confronta pp. participio. passato
f. femminile ppr. participio presente
ff. facente funzione di prep. preposizione
i. intransitivo r. riflessivo
ISTAT Istituto Centrale di' Statistica s. sostantivo, sostantivo dei due generi
loc. locuzione
m. maschile segg. seguenti
n. nome proprio t. transitivo
neol. neologismo v. verbo


Introduzione | Prefazione | Indice
Capitolo | Generalità indice 1 | Elaborazione delle statistiche demografiche indice 2 | Stato della popolazione indice 3 | Mortalità e morbosità indice 4 | Nuzialità indice 5 | Fecondità e fertilità indice 6 | Movimento generale della popolazione e riproduttività indice 7 | Migrazioni indice 8 | Demografia e problemi economico-sociali indice 9
Sezione | 10 | 11 | 12 | 13 | 14 | 15 | 16 | 20 | 21 | 22 | 23 | 30 | 31 | 32 | 33 | 34 | 35 | 40 | 41 | 42 | 43 | 50 | 51 | 52 | 60 | 61 | 62 | 63 | 70 | 71 | 72 | 80 | 81 | 90 | 91 | 92 | 93