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Dizionario demografico multilingue (Italiano - prima edizione del 1959)

Statistiche epidemiologiche

Da Demopædia.
Statistiche epidemiologiche  (epidemiologic-o, -a, agg., statistiche —)


A talune malattie trasmissibili1 viene dedicata speciale attenzione, perchè risultano particolarmente pericolose, data la loro capacità di rapida propagazione. Esse sono le cosiddette malattie epidemiche2, le quali costituiscono oggetto di rilevazione speciale ai fini della formazione di statistiche epidemiologiche3. Tale rilevazione viene agevolata dal fatto che in numerosi Paesi la maggior parte di dette malattie è stata inclusa in un elenco di malattie soggette a denuncia obbligatoria4. Si fa talora distinzione tra malattie croniche5, ad evoluzione lenta, e malattie acute6, a rapida evoluzione, prendendo in considerazione il modo abituale della evoluzione delle specifiche malattie. Trattasi, però, di una classificazione largamente imprecisa.

  • 1. Le espressioni malattie trasmissibili, malattie contagiose e malattie infettive non costituiscono sinonimi. La denominazione di malattie contagiose non si applica che alle malattie suscettibili di trasmissione diretta da uomo a uomo: la malaria, malattia trasmissibile, non è contagiosa. D’altra parte, certe malattie infettive, come la febbre puerperale, non possono propriamente essere considerate come malattie trasmissibili.
  • 2. epidemico, agg. — epidemia, s.f.
  • 3. epidemiologico, agg. — epidemiologia, s.f. — epidemiologo, s.m.: specialista di epidemiologia.
    Le statistiche epidemiologiche non riguardano soltanto le malattie epidemiche, cioè le malattie che rapidamente si diffondono in una collettività sana per poi estinguersi dopo una durata più o meno lunga (esempio tipico, l’influenza), ma anche le malattie endemiche, le quali incidono con continuità sulla popolazione di un determinato territorio, in misura abbastanza uniforme (ad esempio la tubercolosi), oppure presentando recrudescenze di notevole entità (come la polio-melite). In quest’ultimo caso si parla di malattie endoepidemiche.
  • 4. Alcune legislazioni prevedono anche malattie soggette a denuncia facoltativa. Per queste (e per altre) malattie, la denuncia è tuttavia obbligatoria, in certi Paesi, in determinate circostanze: ad esempio, quando si manifestano casi in convivenze (110-5*).


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