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Dizionario demografico multilingue (Italiano - prima edizione del 1959)
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In qualche caso i censimenti (202-1*) dedicano specifica attenzione anche ai minorati1, o infermi1. Essi possono venir classificati in base alla natura della minorazione2, o infermità2, rilevata. Generalmente, si fa distinzione fra minorazioni fisiche3, o infermità fisiche3 (cecità o minorazioni fisiche, sordomutismo, ecc.) e minorazioni mentali4, o infermità mentali4 (idiozia, demenza, ecc.).
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Lo studio dell’attività economica1 (cfr. 350) individuale include la determinazione dell’età d’ingresso nella vita attiva2, o età d’entrata nella vita attiva2, e quella dell’età d’uscita dalla vita attiva3, o età di ritiro dalla vita attiva3, di ciascuno. Fra le due, decorre il periodo della vita attiva4, o vita economicamente attiva4, di un dato individuo. Si fanno talora calcoli della vita media attiva5, in analogia al calcolo della vita media (433-3), ottenendo come risultato il lasso medio di tempo in cui un individuo di sesso ed età dati rimane atto, per età, ad esercitare una attività economica.
- 2. L’età d’ingresso nella vita attiva, che si riferisce all’esperienza concreta del singolo individuo, non va confusa coll’inizio dell’età lavorativa, o età da fissare convenzionalmente, — secondo varie circostanze — come quella in cui l’individuo in genere diviene atto al lavoro. Lo stesso dicasi per quanto concerne il termine dell’età lavorativa, da distinguersi da 361-3.
Si parla anche di popolazione in età lavorativa, o popolazione in età produttiva, con riferimento alla popolazione compresa entro i predetti limiti di età convenzionali. All’espressione leva di lavoro può genericamente attribuirsi il significato di numero di giovani che entrano in età lavorativa.
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